Prodoti DOP Siciliani: Ciliegia dell'Etna
Pubblicato da Francesca Ur. in Prodotti Siciliani · 17 Maggio 2023
La Ciliegia dell’Etna DOP si contraddistingue per la pezzatura medio-grande con peduncolo lungo e il classico colore rosso brillante. L’esterno è croccante, la polpa compatta e il sapore dolce, gradevole ed equilibrato grazie alla bassa acidità associata a un buon tenore zuccherino. La Ciliegia dell’Etna DOP designa il frutto allo stato fresco ottenuto dalla varietà di ciliegio dolce Prunus avium L., della famiglia delle Rosaceae, nell’ecotipo Mastrantonio (Donnantonio).
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ZONA DI PRODUZIONE
La zona di produzione della Ciliegia dell’Etna DOP comprende la quasi totalità dei comuni pedemontani dell'Etna della provincia di Catania, nella regione Sicilia.
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METODO DI PRODUZIONE
I sistemi di conduzione degli impianti sono quelli consolidati dalla tradizione e tengono in considerazione fattori quali il tipo di cultivar di ciliegio, il tipo di suolo e il clima. La coltivazione può seguire il metodo convenzionale, quello integrato oppure biologico. La raccolta avviene nei mesi di giugno e luglio e deve essere eseguita a mano, quando il frutto ha completato naturalmente il proprio processo di maturazione, avendo cura di staccare le ciliegie dalla pianta con tutto il peduncolo, al fine di evitare infezioni e marciumi che ne comprometterebbero le caratteristiche organolettiche. Prima del confezionamento, che deve avvenire entro le 12 ore successive alla raccolta, i frutti vengono conservati all’interno di luoghi freschi e al riparo dalla luce diretta del sole, per evitare lo scadimento della qualità. Se la commercializzazione non avviene entro le 48 ore successive alla raccolta, i frutti devono essere conservati a una temperatura compresa tra 18 e 20°C all’interno di celle frigorifero.
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STORIA
Nella zona di interesse la coltivazione della Ciliegia dell’Etna DOP ha una tradizione secolare basata sugli sforzi continui dei contadini del posto di trasformare i terreni vulcanici chiamati sciare, (termine dialettale di derivazione araba che significa “terra bruciata”) in terreni fertili. I maggiori sforzi sono stati profusi nella creazione di impianti irrigui localizzati che consentissero irrigazioni di soccorso e fertirrigazioni durante la lunga stagione vegetativa in periodo asciutto. La produzione di questo frutto è così da tempo al centro di un importante indotto economico fatto di mestieri e tradizioni, come dimostrano anche le sagre e gli eventi a esso dedicati. In particolare, la “Sagra delle ciliegie e delle rose” che, dal 1950, si tiene l’ultimo fine settimana di giugno e la “Reginetta delle ciliegie”, sagra basata su un’antica festa popolare che avveniva in occasione della raccolta delle ciliegie coltivate nella zona di Fondo Macchia.
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GASTRONOMIA
La Ciliegia dell’Etna DOP si conserva in frigorifero per alcuni giorni, facendo attenzione a eliminare eventuali frutti danneggiati. La Ciliegia dell’Etna DOP è consumata allo stato fresco e viene impiegata come ingrediente nella preparazione di marmellate, bavaresi e dolci. Per i piatti salati, l’utilizzo della Ciliegia dell’Etna DOP è ancora limitato a poche pietanze a base di carne, quali ad esempio l’anatra e il manzo.
COMMERCIALIZZAZIONE
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Ciliegia dell’Etna DOP. Le ciliegie appartengono alle categorie Extra e Prima e devono essere confezionate in contenitori di altezza non superiore a 12 cm e con capacità massima di 10 kg di prodotto. Il contenuto di ogni imballaggio deve essere omogeneo in pezzatura e maturazione. È disponibile nei mesi di giugno e luglio.
NOTA DISTINTIVA
La Ciliegia dell’Etna DOP si distingue per i lunghi tempi di maturazione, molto più ampi rispetto ad altre varietà, a causa del progressivo innalzamento, rispetto al livello del mare, dei terreni di coltivazione della zona del vulcano Etna.