Prodotti Tipici: Arancia di Ribera DOP
Pubblicato da Sicilianet.net in Agroalimentare Sicilia · 1 Gennaio 2021
Si differenzia dalle varietà pigmentate di rosso e dal sapore subacido per la sua polpa bionda e zuccherina adatta al consumo fresco. L’Arancia di Ribera D.O.P. possiede componenti nutrizionali ben equilibrati, di pronta assimilazione e con un elevato grado di digeribilità che ne permette il consumo anche la sera. (Visita Ribera cliccando qui)
La facilità di distacco della buccia, la pezzatura media dei frutti alquanto elevata, l'assenza di semi, l'elevato contenuto di vitamina C e la cospicua succosità rappresentano altre peculiarità che hanno permesso all’Arancia di Ribera D.O.P. di trovare una fervida accoglienza sul mercato italiano e sulle tavole dei consumatori. Il consorzio di Tutela della “Arancia Ribera di Sicilia” garantisce e salvaguardia la qualità, le caratteristiche, la ticipicità e l’origine del prodotto. La produzione e la trasformazione dell’Arancia di Ribera D.O.P. hanno luogo in un’area geografica riconosciuta e controllata. Tutela l'origine e la qualità dell'Arancia di Ribera D.O.P. che storicamente ha assunto un valore culturale, economico e sociale nel comprensorio con la denominazione di "Arancia di Ribera". Aderiscono al Consorzio tutti gli imprenditori agricoli del territorio delimitato, le associazioni di produttori, gli operatori commerciali, le Organizzazioni Professionali, gli enti locali e le istituzioni pubbliche e private.
L’Arancia di Ribera DOP è prodotta a partire da nuovi agrumeti oppure da impianti ottenuti tramite riconversione varietale di agrumeti già esistenti. Nel primo caso si procede con la messa a dimora di giovani piante da vivaio, da eseguire nel periodo invernale, a partire dal mese di dicembre fino a tutto marzo, con piante di uno o due anni; nel secondo caso si esegue in primavera il reinnesto su aranci in buone condizioni e preventivamente potati. La conduzione degli impianti può essere di tipo tradizionale, integrato oppure biologico. La prima varietà ad essere raccolta, dal primo novembre alla fine di febbraio, è la Navelina. Per le altre varietà, Brasiliano e Washington Navel, la raccolta inizia nella prima decade di dicembre e termina alla fine di maggio. I frutti vengono raccolti manualmente con l’ausilio di forbici.
ASPETTO E SAPORE
L’Arancia di Ribera DOP ha forma sferico-ellissoidale ed è facilmente riconoscibile per il caratteristico ombelico interno, più pronunciato nelle varietà Brasiliano e Washington Navel. La buccia, di colore arancio intenso, tende a diventare rossastra verso fine inverno. La polpa è bionda e zuccherina, dalla consistenza particolarmente delicata, che si scioglie in bocca lasciando pochissimi residui di membrana.
STORIA
Alcune testimonianze storiche riportano come già agli inizi dell’Ottocento, nella vallata del fiume Verdura, fossero presenti delle eccellenti produzioni di arance. In questi stessi documenti il territorio viene descritto come estremamente ricco, attraversato da acque dolcissime che consentivano la produzione di frutti esportati fino in America. In particolare, sappiamo che a partire dal 1950 il prodotto inizia ad essere conosciuto come Arancia di Ribera e dal 1966 è protagonista della Fiera Mercato organizzata sul territorio.
GASTRONOMIA
L’Arancia di Ribera DOP deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. È ottima da consumare come frutta fresca oppure come spremuta, grazie alla sua elevata succosità e alle sue eccellenti qualità gustative. La buccia è perfetta per la preparazione dei canditi. Per la sua elevata digeribilità e l’acidità moderata, l’Arancia di Ribera DOP può essere consumata anche la sera senza affaticare la digestione. In cucina è un frutto versatile, utilizzato nella preparazione di un’infinità di piatti sia salati che dolci, tradizionali o innovativi come le arance tonnate, i garganelli all’arancia e coppa d’inverno, l’anatra all’arancia con il cous cous trapanese, il fior di latte all’arancia e l’aranzada. Dopo la raccolta, l’Arancia di Ribera DOP non subisce alcun trattamento chimico né viene fatto uso di cere: la buccia viene semplicemente lavata con acqua potabile, consentendo l’impiego integrale del frutto per tutti gli usi gastronomici.