Misilmeri

Km 15 da Palermo, a. m. 129, nella media valle del fiume Eleuterio, denominato qui Fiume Grande, alle falde meridionali della Montagna Grande, sup. 69,2 kmq, 21.692 abitanti, Misilmeresi. Cap. 90036, tel. 091. Economia: agricoltura, allevamento di ovini e bovini, industria (alimentare, di edilizia, legnami e metalli lavorati). Il suo nucleo più antico fu un casale arabo, Manzil al Amir, casale dell’Emiro. Nel 1068, Ruggero d’Altavilla vi combattè contro gli Arabi una battaglia decisiva. Feudo dei Chiaramonte, degli Aiutamicristo e, dal 1539, della famiglia Bosco, si estese nel sec. XVI. È tornato ad espandersi, sensibilmente, dal 1970. I resti del castello arabo-normanno, ricostruito nel XIV sec., dominano l’abitato. Nella piazza Comitato 1860, si trova una fontana col monumento ai Caduti, opera di Benedetto Civiletti. Di un certo interesse artistico è anche la Chiesa Madre, San Giovanni Battista, con pitture di Vito d’Anna, un’urna d’argento e statue lignee del XVIII sec.