Isnello
Km 85 da Palermo, a m. 530, sulle Madonie, a S del monte Grotta Grande, presso le sorgenti del torrente omonimo, sup. 50,2 Kmq, 2.093 abitanti, Isnellesi, Cap. 90010, tel. 0921. Economia: agricoltura e carbonaie. Il suo territorio fu abitato sin dalla prestoria (ritrovamenti nelle grotte della Chiusilla, del Fico, del Roccazzo). Il centro medievale si sviluppò dal sec. XIII intorno al castello: feudo degli Abbate, del Filangeri, dei Ventimiglia e, per secoli, dei Santacolomba. La Chiesa Madre, al centro del paese, ha origini quattrocentesche, ma fu rimaneggiata notevolmente nei secoli successivi. L’interno contiene opere di un certo interesse: tele di Giuseppe Salerno, affreschi raffiguranti le Storie dei progenitori di Antonio Ferraro nella cappella dell’ Addolorata e stucchi di Giuseppe Li Volsi nel presbiterio, sec. XVII. Pregevoli e raffinate opere d’intaglio sono il coro e la cantoria dell’organo, in legno dorato. Nella navata sinistra, è un ciborio attribuito a Domenico Cagini. Nella zona più antica del paese è la chiesa di san Michele di origini medievali, XIV sec. All’interno il soffitto ligneo a cassettoni, minuziosamente dipinto, copre le due navate, e, come l’organo e gli stucchi del presbiterio, risale al Settecento.Fra pitture e sculture di buona qualità, emerge il quadro dei Quaranta Martiri dello Zoppo di Gangi (Giuseppe Salerno) e un crocefisso ligneo di Fra Umile Petralia. Nella piazza dei Caduti è la chiesa del Rosario, che nel Cinquecento divenne la cappella del palazzo dei conti di Isnello. Contiene alcune tombe di questa famiglia e una tavola dipinta, la Madonna del Rosario, sec. XVI, di Simone di Wobreck. All’ingresso del paese, si vede una scultura in bronzo, La Madre Madonita, dell’artista locale Pietro Giambelluca, 1987. Essa simboleggia l’identità culturale, le radici, la tradizione e la volontà della gente di Isnello.