Carini

Km 25 da Palermo a m. 170, alle falde N del monte Saraceno, sup. 76,9 Kmq, 22.582 abitanti, Carinesi. Cap. 90044, tel. 091. Economia: industria varia e agricoltura. Nel suo territorio, sorse l’antica Hyccara, distrutta dall’ateniese Nicia nel 415 a.C. nella località San Nicol, Hyccara prosperò e si ingrandì sotto la dominazione romana. Devastata dai Musulmani nel ‘900 fu riedificata nel sito attuale verso la fine del millennio; divenne in seguito feudo dei Chiaromonte, dei Moncada, e dei La Grua Talamanca. All’ingresso storico del paese, su una rupe rocciosa, in buona posizione strategica, si trova il Castello, legato alla storia dell’uccisione della Baronessa di Carini, Laura Lanza, da parte del padre, come racconta un poemetto in lingua siciliana. Se non altro, la curiosità di vedere il luogo della tragedia, muove più d’uno alla visita. L’edificio massiccio, è munito di torrioni circolari e quadrati. L’aspetto attuale è quello del secolo XVI(probabilmente un edificio fortificato, in quel sito, esisteva fin dall’età araba). All’interno è un vasto cortile con vari ambienti intorno; una scala porta al piano superiore. La Chiesa Madre, fu edificata verso la fine del XV secolo e completata alla fine del XVIII. Ha una loggia nel  fianco, la facciata con lesene piatte e due campanili laterali, quello a destra incompiuto. L’interno, a tre navate, è decorato di stucchi e affreschi tardo settecenteschi. Annesso alla chiesa Madre è l’oratorio del Sacramento, adorno di stucchi di scuola serpottiana. Nel Santuario di Santa Maria degli Angeli, (detto anche chiesa dei Cappuccini), d’età barocca, vi è un dipinto di Giuseppe Salerno, raffigurante San Francesco in preghiera. In una frazione vicina, Villagrazia, è venuta alla luce una catacomba cristiana, e nella Grotta del maccagnone sono stati rinvenuti oggetti e materiale preistorici.