Fu
elevato tra il 1768 e il 1771 dall’architetto Nicolo’ Palma per conto di Michele
Gravina e Crujllas, principe Comitini e di S. Maria d’Altomonte, ex pretore di
Palermo.
Il palazzo risulto’ dall’ampliamento di un
nucleo originario, costituito dall’abitazione dei principi di Roccafiorita e dal
palazzo Gravina di Palagonia, e si impose per la grandiosita’ delle sue strutture.
Un’estrema sobrieta’ caratterizza il
discorso decorativo della facciata, appena animata dall’alternanza di timpani
triangolari e curvilinei nei balconi del piano nobile e da timidi inserti in stucco
rococo’.
L’interno del palazzo si articola su ampio
cortile inframmezzato da un portico. I saloni del primo piano recano affreschi di Elia
Interguglielmi e Gioacchino Martorana. A quest’ultimo si devono quelli piu’
significativi che adornano il cosiddetto salone degli specchi.
Una significativa raccolta di tele di pittori moderni
e’ sparsa per i vari ambienti del palazzo. L’edificio e’ ora sede
dell’Amministrazione Provinciale di Palermo.
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