Edificato
nel diciottesimo secolo per i principi di Valguarnera e passato poi ai Mantegna di Ganci,
il palazzo costituisce uno degli esempi piu riusciti dellarchitettura
palermitana del tempo. Articolato secondo un impianto a L, ha il prospetto principale
nella piazzetta Croce dei Vespri, dove si apre il portale sormontato dallo stemma dei
Mantegna; il fronte posteriore verso la piazza S. Cecilia fu rielaborato negli anni Venti
di questo secolo da Ernesto Basile. Tramite lo scalone si accede ai saloni del piano
nobile. Soprattutto il prestigioso salone da ballo, con uninedita doppia volta con
effetti suggestivi di "sfondato", costituisce uno degli episodi piu
sorprendenti del Rococo siciliano. Lintervento decorativo e stato
assegnato con un punto interrogativo al romano Gaspare Fumagalli. Gli affreschi delle
varie sale furono curati da Elia Interguglielmi, autore della Gloria del principe virtuoso
nel salone donore (1792); da Giuseppe Velasco, che dipinse anche le sovrapporte a
olio con Storie di Amore e Psiche; da Gaspare Serenario con le Virtu necessarie al
principe. |