Abitanti: Taorminesi (10500)
Autostrada: A18 (CT-ME)
Numeri utili:
Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo 0942.23243
Municipio 0942.6101
Ospedale S Vincenzo (pronto socc.) 0942.579297
Carabinieri 0942.23232
Farmacie 0942.23231, 0942.625866
FF. SS. Stazione 0942.51511 - Info 147.888088  Guardia medica  0942.625419

Cenni Storici:
La città nacque con il nome Tauromenium, nome che ancora conserva anche se trasformato in Taormina, che significa abitazione sul Tauro, il monte su cui sorse. Lo storico Diodoro attribuisce l’assegnazione del nome alla città sia ai Siculi, che ai Greci. Secondo Pietro Rizzo, che ha scritto una storia di Tauromenium, furono probabilmente entrambi i popoli a chiamarla così.
Non mancano leggende che fanno derivare il nome da altre fonti. Una favoleggia di un Minotauro, che figura in monete antiche, al quale attribuisce la fondazione e il nome della città. Un’altra evoca due principi di Palestina, Taurus e Mena, che avrebbero fondato la città, dandole il nome Tauromena.
Attorno a Taormina fiorirono tante altre leggende. Alcune hanno per protagonista Pitagora, che avrebbe parlato nello stesso giorno a Taormina e a Metaponto, avrebbe fatto adottare a Taormina le leggi del catanese Caronda, avrebbe placato i furori erotici di un giovane taorminese suonando il suo magico flauto frigio. In realtà, Pitagora visse in un periodo storico nel quale Tauromenium non era stata ancora fondata.



Caratteristiche:
Distante 40 km da Messina in direzione Catania, Taormina e' caratterizzata da colli fioriti, rupi, insenature, palazzi che ne vantano la particolare bellezza intrecciando diversi motivi architettonici, urbanistici, paesaggistici a splendidi e lussureggianti giardini ricchi di valore archeologico e monumentale dove splendide fioriture sbocciano in ogni stagione arricchendo l'aria con il profumo balsamico dell'eucaliptus, del cipresso e del pino.
Esaltata dalla maestosa imponenza dell'Etna, dall'incantevole costa di Capo Schiso' e dagli scogli dei Ciclopi, Taormina fu raccontata cosi' da Mauppassant: "se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse cosa bisogna vedere, risponderei senza esitare Taormina. E' soltanto un paesaggio, ma un paesaggio in cui si trova tutto cio' che sembra creato sulla terra per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia".Situata a 200 m sul livello del mare, vanta un clima ottimale che d'inverno raramente scende sotto i 15 gradi, mentre durante i periodi piu' caldi difficilmente supera i 28.
Tutte queste caratteristiche hanno fatto di Taormina una rinomata meta di villeggiatura fin nell'antichita' anche se il turismo di "massa"  ha cominciato a svilupparsi dalla meta' dell'1800. La definitiva consacrazione come meta turistica di rilievo avviene tra il 1896 e i primi del 1900 con i frequenti soggiorni del kaiser Guglielmo II, Eduardo VII, Giorgio V d'Inghilterra e di tutte le piu' importanti aristocrazie del tempo che fecero di Taormina una tappa obbligatoria di crociere e vacanze.


La Citta':
Taormina offre splendidi posti da visitare con le sue meravigliose ricchezze e i suoi straordinari paesaggi, la sua fama e' cosi' grande che e' quasi impossibile parlarne in poche righe. Salendo da porta Messina si arriva subito in Piazza Vittorio Emanuele, dove si trova il Palazzo Corvaja, che fu sede del primo Parlamento siciliano. Si tratta di una splendida architettura con finestre gotiche che si aprono sulle pareti semplici della facciata quattrocentesca, caratterizzata dai disegni geometrici bicolori posti in alto, sotto il tetto. Fu iniziato prima dell'anno 1000 e portato a termine tra l'XI e il XV secolo, allorquando fu ampliato, fino a contenere tre corpi diversi.
A sinistra della Piazza Vittorio Emanuele si scopre il Teatro Greco, che si raggiunge percorrendo l'omonima via: il paesaggio che vi fa da sfondo e' straordinario, con l'Etna vicino e il mare; Si tratta di un imponente complesso "romano", che tutti chiamano "greco" o "antico" perche', quando nel VII secolo a. C. cominciarono a sbarcare i primi coloni greci sul capo di Schiso', esisteva gia' un teatro o un'ara pubblica di preghiera e sacrificio arroccata sull'altura. L' edificio attuale, d'eta' imperiale romana, si sovrappone ad un teatro piu'antico d'eta'' ellenistica, risalente all'epoca di Ierone II di Siracusa. In occasione del suo rifacimento in epoca romana, al fine di utilizzarlo come anfiteatro, la cavea fu ampliata costruendo gallerie superiori ed un portico esterno con lavori che portarono al riempimento ed alla copertura  di un tempietto ellenistico, del quale permangono ancora alcuni resti. In cima allo sperone dove e' collocato il teatro, e' stato sistemato un piccolo antiquario, nel quale sono esposti materiali rinvenuti dagli scavi e frammenti provenienti da monumenti taorminesi. l teatro fu costruito in eta' ellenistica e poi quasi interamente riedificato in epoca romana; per grandezza e' il secondo in Sicilia dopo di quello di Siracusa.
Al periodo romano appartengono poi le Naumachie, un vasto prospetto murario lungo 122 m, alto 5 m dove si alternano nicchie di varia grandezza. Situato appena sotto il Corso Umberto aveva il compito di consolidare la cortina muraria  ma servi' anche da sistema di raccolta delle acque piovane. Non bisogna dimenticare che oltre da Porta Messina si puo' entrare anche dalla parte opposta e in altre parole da Porta Catania. Appena oltrepassato il varco, si puo' visitare l'interno della Chiesa di S. Antonio, con un presepe permanente di statuine in terracotta. Qui vicino, in Via De Spuches, si trova il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, del XII secolo. Nella cattedra vicino all'altare ci sono dei leoni stilofori e lo stemma della citta', per altro simboleggiato anche dalla "donna-toro" posta in cima alla fontana barocca  della piazza. Da qui percorrendo in basso la Via Roma si puo' raggiungere il convento di San Domenico, oggi il piu' famoso albergo dell'Italia meridionale; non e' un caso che un albergo sia ospitato nei locali di un ex convento: infatti, il flusso turistico aumento' notevolmente a Taormina quando furono abbandonati i conventi da parte degli ordini religiosi, sciolti da un'apposita legge all'indomani dell'unita' d'Italia, e dalla trasformazione di tali strutture da parte di alcune famiglie del posto in luoghi di ricezione per i viandanti e i turisti. Da allora sono sorti numerosi grandi complessi alberghieri, ma in realta' sono ancora molti (e tra questi il San Domenico) quelli ospitati in ex conventi. Un altro di questi e' invece oggi sede della Biblioteca Comunale di S, Agostino, oggi Piazza IX Aprile, ai margini del Corso Umberto e del bellissimo Belvedere centrale, accanto la porta dell'Orologio. La Biblioteca merita una visita non solo per la ricchezza delle sue collezioni ma anche per gli interni, molto ben restaurati, tra i quali spicca quello dell'Aula Magna con due pannelli lignei riccamente decorati che provengono dal Duomo di Messina, portati a Taormina all'indomani del terremoto d'inizio secolo.
L'eleganza e la ricchezza della cittadina si notano un po' ovunque, nei numerosi locali che si aprono negli spettacolari cortiletti appena di sotto al Corso Umberto e nelle botteghe eleganti ma semplici di quel Corso dove in piena Estate e' davvero difficile farsi largo tra la folla. In realta' il momento piu' sereno per fargli una visita e' in Autunno, periodo in cui Taormina puo' essere vista come una farfalla distesa con le sue ali sul terrazzo della sua rupe a picco sulla Riviera dei Ciclopi, con a destra l'Etna ed ai suoi piedi le rovine di Naxos, la prima colonia greca in Sicilia, fondata secondo gli storici dai calcidesi nel 735 a.C.

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