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Nome attuale | Denominazione antica |
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Lipari | Meligunís (la terra dolce, del miele), Lipára, Liparáion |
Salina | Dydíme (la doppia, la gemella) |
Vulcano | Hierà o Jerà (la sacra), Therásia (l'afosa), Thermessa (la calda) |
Stromboli | Stróngyle (la rotonda) |
Filicudi | Phoenicodes, Phoenicusa (l'isola delle felci) |
Alicudi | Hericodes o Erycodes (l'isola delle eriche), Heracliotes (l'isola di Eracle) |
Panarea | Euonymos (la maledetta, infausta), Hicesia (la supplice), Panaraion (la distrutta, cadente) |
Basiluzzo | Basilicodes (dal greco Basileus = sovrano, principe) |
Le Isole Eolie hanno una storia antica. Fin dal neolitico vi
si lavorava l'ossidiana (vetro vulcanico derivato dal raffreddamento delle
lave) la quale veniva utilizzata, essendo dura e tagliente, per costruire
armi ed utensili vari. L'esportazione dell'ossidiana in tutto il
mediterraneo diede a Lipari, in particolare, una grande ricchezza
economica. Nei secoli VII e VI a.c. le Eolie furono stremate dalle continue scorrerie degli Etruschi, ma una svolta nella storia delle isole avviene con l'inizio della colonizzazione greca che riuscirono efficacemente a rintuzzare le incursioni etrusche. Nel 264 a.c. allo scoppio della prima guerra punica Lipari è alleata con i Cartaginesi e deve quindi subire i ripetuti attacchi della flotta romana. Soltanto nel 252 a.c. il console romano Caio Aurelio la sottomettera' a Roma. Quando cadde l'Impero Romano le isole attraversano un periodo di desolazione. La dominazione bizantina accentuò tale decadenza. L'occupazione araba dal 827 al 1061 coincise con una ulteriore fase di decadenza. La venuta dei normanni, invece, diede nuovo impulso alla vita delle Eolie. Il Gran Conte Ruggero fece in modo che nelle isole si stabilisse una comunità benedettina. |
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Fino al 1340 passando attraverso gli svevi, gli
angioini e gli aragonesi, le isole Eolie godettero di una notevole
prosperità grazie ai privilegi che i vari governi andavano dispensando,
sino al 1544, qundi i turchi tornarono ad insediarla. Agli inizi del XIX secolo Lipari divenne lo scalo obbligato di parecchie linee marittime. Questo stato di cose contribui ad un grande sviluppo economico delle Eolie. In questi ultimi 50 anni il boom turistico ha portato nelle isole un benessere economico senza precedenti. Conservare questa leadership turistica rappresenta l'imperativo categorico per gli eoliani... I fondali delle isole scendono a precipizio fino a 2.000 metri di profondita' e si puo' immaginare la potenza e la quantita' di magma che devono essere state emesse dalle immani eruzioni che hanno prodotto queste isole a partire da 700.000 anni fa. Per il piacere dei visitatori di ogni epoca, il magma emesso dalla instancabile congrega di ben "12 vulcani" e' stato levigato, abraso, sfondato dal mare, eroso dal vento e dalla pioggia creando un insieme vario di straordinari angoli costieri dove sono state generate grotte, scogliere, obelischi, faraglioni, lisce pareti a strapiombo, spiagge nere, inscritte in un mare straordinario. |
I primi che hanno raggiunto le Eolie, si sono insediati soprattutto sull'isola piu' grande, Lipari, costruendo le loro capanne su un grande spuntone di pietra lavica,l'attuale Rocca del Castello, su cui, per i successivi millenni, ogni civilta' succedutasi ha costruito una sull'altra le proprie abitazioni .L'isola e'un'isola vulcanica il cui aspetto attuale e' il risultato di innumerevoli eruzioni e lunghi periodi di inattivita'. Oltre al Castello,fra i monumenti piu' importanti da visitare sono la Cattedrale costruita dai Normanni ed il Museo Archeologico che conserva testimonianze di grandissimo valore di tutta la storia di Lipari. Da ricordare le Terme di S. Calogero, altra fonte di grande richiamo turistico. Lipari e' l'unica fra le isole che necessita di un auto per visitarla. Percorrendo la lunga strada che ne segue quasi il perimetro si osservano le cave di pietra pomice (un tempo di grande importanza economica), le fumarole di Caolino, i panorami straordinari che si osservano su Salina e le altre isole e quello, davvero unico, offerto dal cosiddetto belvedere di Quattrocchi che permette di osservare dall'alto le pareti strapiombanti di sotto il monte con l'incredibile contorno di Punta Perciato e dei faraglioni di Pietralunga e Pietramenarda con l'impareggiabile sfondo dell'isola di Vulcano. |
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