Il nome, sia che derivi dal greco Kefaloidion, che dal punico Kefa, e' da
riferirsi alla particolare forma della Rocca, il promontorio, che ha la forma
di una testa che la sovrasta.
Cefalu' nacque come avamposto fortificato, quasi certamente greco, verso la
fine del V sec. a.C., proprio ai piedi della Rocca dove si estende l'attuale
centro storico, ancora oggi delimitato da una cinta muraria (c.d. mura
megalitiche), che in buona parte e' ancora originaria. Alla Cefalu'
ellenistico-romana risalgono non solo le mura megalitiche (in riva al mare,
lungo la discesa Paramuro e a piazza Garibaldi), ma anche reperti archeologici
che recenti ricerche hanno portato alla luce, quali due strade ed un vasto
lembo di necropoli. Nel periodo bizantino la citta', come molte altre
localita' costiere, si trasferi', per motivi di sicureza, sulla Rocca, dove
ancora oggi si trovano visibili testimonianze nei resti di strutture (mura
merlate, cisterne, chiesette, casermette e una serie di forni databili da eta'
alto-medievale). Nell'858 Cefalu', conquistata dagli arabi, fu annessa
all'emirato di Palermo e quindi liberata dai normanni: il conte Ruggero ne
prese possesso nel 1063 e Ruggero II la riedifico', in riva al mare, dopo il
1131.
La chiesa di S. Giorgio e il lavatoio , il Duomo, il Chiostro e l'Osterio
Magno, sono importanti testimonianze da visitare.
II monumento piu' importante di Cefalu' e' certamente il Duomo (meglio
Basilica-Cattedrale) arabo-normanno. Esso, secondo la tradizione, fu innalzato
al Salvatore eseguendo un voto, da Ruggero II che, travolto da una tempesta,
trovo' scampo presso la costa di Cefalu'. La leggenda però, quasi certamente,
cela la vera motivazione che e' politica e militare, come del resto lascia
supporre il carattere di fortezza, data la presenza di due possenti torrioni
in facciata e la stessa mole dell'edificio che domina su tutto l'abitato.
Si tratta di una delle più grandi cattedrali siciliane che, realizzata su
progetto "normanno", risente fortemente delle componenti culturali
degli esecutori, arabi e bizantini che erano siciliani e certo in buona parte
cefaludesi. Annesso al Duomo e' l'imponente Chiostro con colonnine binate
sormontate da capitelli scolpiti di notevole interesse.
Un soggiorno a Cefalu' non può prescindere dalla visita del Museo Mandralisca
che contiene una pregevole collezione archeologica (citiamo il cratere del
tonno del IV sec. a.C.) della piccola pinacoteca della quale fa parte
l'autentico capolavoro che e' il "Ritratto d'Ignoto" (1465-70) di
Antonello da Messina, il Santuario di Gibilmanna, situato su un poggio (m. 800
sul livello del mare) del Monte S. Angelo che si trova in mezzo ad una fitta
vegetazione di castagni e frassini. Di particolare fascino ed attrazione e'
certamente anche la struttura architettonica del paese che nonostante il
passare dei secoli ha mantenuto l'antica caratteristica dei suoi popoli
diminatori. Basta dare uno sguardo all'antica pavimentazione delle stradine
realizzata con ciottoli di mare e delle vecchie abitazioni l'uno accanto
all'altra che danno l'idea di essere stata proprio quella fortezza sul
promontorio. Questo splendido paesaggio e' contornato dalle dorate spiagge a
tratti interrotte da scogliere che, nel contesto geografico, evidenziano
ancora oggi la loro vergine bellezza.