Tradizioni Siciliane Festività dei Morti: Cannistru Siciliano, il “canestro” ricco di dolci.
Pubblicato da Francesca Ur. in Prodotti Tipici Siciliani · 29 Ottobre 2023
Viene chiamato u Cannistru ed a Palermo è una vera e propria tradizione del 2 novembre, ovvero il giorno della commemorazione dei defunti. Il “giorno dei Morti”, come viene chiamato in Sicilia, è molto sentito ed è carico di colori, gusti e sapori. In particolare, secondo la tradizione, il cannistru siciliano viene preparato per i bambini a cui si fa trovare al risveglio la mattina del 2 Novembre, solitamente accompagnato da dei piccoli giocattoli.
Come fare il Cannistru Siciliano
La tradizione del Cannistro ha origini molto antiche. Nei ricordi di molti, è ancora presente più che mai e viene tutt’ora rinnovata. Un modo bellissimo di mantenere viva la cultura della nostra Sicilia. Ecco cosa si mette dentro il cestino della Festa dei Morti.
Frutta di Martorana: immancabili i dolcetti di pasta di mandorle, colorati e a forma di frutta e altri cibi.
Frutta secca, come mandorle, noci, datteri, fichi secchi e castagne. Dato che ci troviamo in Sicilia, non può mancare ‘u scacciu, un mix composto da càlia (ceci tostati), sìmenza, arachidi, pistacchi, cruzziteddi (cioè castagne secche), carrube secche, “favi e nuciddi atturrati”, cioè fave e nocciole tostate. Questa frutta si mette generalmente sul fondo.
Murtidda, cioè una pianta con bacche (in alcuni località, con questo nome, si indica il mirto).
Un misto di biscotti e dolcetti dei Morti: Tetù, Ossa di Morto, Taralli, Reginelle, Amaretti e Rame di Napoli.
Pupi di Zucchero o Pupaccena: figurine fatte interamente di zucchero, che raffigurano paladini e cavalieri, ma anche dame o personaggi dei cartoni animati.
Un tempo si metteva nel Cannistro anche la frutta fresca, ma ormai questo uso si è un po’ perso.
C’è chi aggiunge anche cioccolatini e altri dolcetti già confezionati, giusto per accrescere ancora di più la golosità.